Tutto incomincia nel porto di mare del Rampik dove arriva anche Pietro e poco dopo ci raggiungono il Tambo e il Berna, da qui il cammino non è lungo, la nostra cascata si trova proprio di fronte al parcheggio della Valle.
La struttura è lo Scoglio del Demente dove scopriremo una via di roccia del Gigante, misteriosa e di sicuro ingaggio, Bau Bau Baby.
Partenza in placca, goulotte precaria poi un bel muro verticale con sorpresa mellica alla fine e poi siamo sotto al boulder di misto (fisico) che prosegue per una divertente fessura fin sotto all'ultimo salto (ancora da salire).
In giallo: Bau Bau Baby
In blu: la nuova cascata ancora da finire
La sera torno a Milano per festeggiare il compleanno di mia madre.
La mattina ritorno su, oggi a esplorare le varie "Cascate della Cucina" dove troviamo una bella colata e un'ostica fessura di misto!
Per fortuna questa sera riesco a rimanere e mi godo l'ospitalità del Rampik... mi sveglio quindi già in Valle, che bello! Decidiamo che è il giorno di andare a visitare Hollywood!
La tensione nell'aria viene rotta dall'Andrea che ci dona calma e sicurezza. Ghiaccio facile poi zolle d'erba incrostate più ripide portano alla facile ma bellissima rampa che dà accesso al... vuoto! Pietro inizia a prendere confidenza con la fessura poi decidiamo di scendere e tornare il giorno dopo, ci serve altro materiale e io devo essere alle sette a Milano per consegnare le pizze!
Hollywood (da finire)
La mattina ancora una volta viaggio verso la Valle, oggi siamo solo io e Pietro, il Rampik è impegnato ma ci scatterà una bella foto da sotto.
Dopo alcuni caffè e il "ritiro staffe" a casa del Dani, siamo pronti. Velocemente scaliamo il muro d'erba e la rampa poi Pietro riparte per la fessura... la progressione è in artificiale con "passi da bestemmia", ci sono tre spit perchè il tiro è liberabile, duro ma si salirà...
Ora mi spetta una bastarda placca senza ghiaccio, la fessurina che speravamo di chiodare è cieca quindi dopo alcune acrobazie metto uno spit e torno in sosta. Anche in questo caso il tiro si scala con picche e ramponi ma serve qualche spit in più, non ne abbiamo abbastanza e con l'amaro in bocca scendiamo.
La linea di Hollywood secondo me è davvero spaziale, non vedo l'ora di tornare a finire l'opera e un giorno, chissà, liberarla!
Questa sera al Kundaluna c'è la Fine del Mondo, non voglio perdermela così rimango anche se la mattina devo essere a Milano...
D'altro canto se davvero dovesse succedere qualcosa voglio essere sicuro di non essermi perso niente, di aver vissuto il più possibile... è per questo che gli ultimi quattro giorni ho fatto innanz e in drè come se non ci fosse un domani! E ora che l'alba del giorno dopo è sorta e io sono ancora qui, il sapore di queste giornate passate a scalare, ravanare e festeggiare con gli amici nel mio posto preferito è ancora più forte.
Nel dubbio, osa. E ricorda che la possibilità di dubitare e la consapevolezza di poter scegliere, sono le uniche cose che ci differenziano dall'animale.
Nessun commento:
Posta un commento