venerdì 5 aprile 2013

Su Marco...

Mi trovo a scrivere queste parole per l'unico bisogno di condividere con qualcuno la rabbia che ho dentro.
Marco è morto.
Marco era uno di noi, faceva parte di quello speciale gruppo formatosi nel giugno dell'anno passato quando di colpo eravamo tutti in cerchio ad ascoltare il Tone.
Era lì con noi perché come noi voleva diventare una Guida Alpina.
Il nostro gruppo ha avuto la fortuna di essere unito fin da subito, ognuno di noi conosceva Marco, sapeva che persona era, tutti siamo stati legati insieme e insieme abbiamo affrontato momenti difficili, fatica, felicità; il legame che si crea attraverso la corda quando si scala è speciale, è primitivo, essenziale.
Era uno di noi e ora non c'è più.
Come me anche lui veniva dal milanese e per questo viaggiavamo spesso insieme in direzione delle montagne. Ovviamente parlavamo sempre di vie, di cime e di pareti però c'era anche spazio per gli aneddoti della vita, storie da raccontare, avventure e perché no, donne e motori.
Insomma per me Marco era un amico, l'amico grande (aveva quattordici anni in più di me) con il quale potevo anche confidarmi.
Lo ricorderò così, sempre pronto ed entusiasta, un socio fidato, un amico che alla fin fine è la cosa più importante in montagna come nella vita.




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